Spesso i cittadini non conoscono approfonditamente i diritti loro spettanti. E così come l’ignoranza della legge non esclude la punibilità, è altrettanto vero che non conoscere un diritto (o un agevolazione come in questo caso) equivale sostanzialmente a non poterne godere. Per questo motivo, si rende importante informarsi e approfondire.
In questa sede verranno enucleate le agevolazioni cui hanno diritto i cittadini disabili, estrapolando le informazioni dalla Guida pubblicata lunedì 24 Agosto 2020 dalla Agenzie delle Entrate, circa le varie misure, modalità e regola da seguire per usufruire di questi bonus.
Agevolazioni per il settore automobilistico
I benefici possono essere fruiti solo se i veicoli vengono utilizzati in maniera esclusiva o prevalente per l’ausilio per le persone disabili e sono rivolti a sordi, persone con disabilità grave, non vedenti e con ridotte o impedire capacità motorie. Nella categoria di veicoli rientranti nella categoria, contiamo ovviamente quelli destinati esclusivamente al trasporto di portatori di handicap, a quelli ad uso ibrido.
Il vantaggio dell’agevolazione consiste principalmente nella detrazione pari al 19% su una spesa massima di 18.075,99 euro (incluse le spese di manutenzione straordinaria), spetta una sola volta ma può essere goduto sia in un’unica soluzione, sia su più rate nel corso di un quadriennio, trascorso il quale sarà possibile fare domanda per una nuova richiesta. A questo si accosta un abbattimento significativo dell’IVA, che scende dal 22 al 4% a patto che la cilindrata risulti inferiore a 2000 cc con motore benzina o 2.800 cc con motore diesel. L’abbattimento dell’IVA viene esteso anche alla riparazione del veicolo.
Se lo stesso viene venduto prima dei due anni, è dovuta la differenza fra l’imposta (Irpef e Iva) prevista in assenza di agevolazioni e quella risultante dall’applicazione delle stesse.
Ciò ha validità solo nel caso in cui la vendita non consegua ad un mutamento dello stato di disabilità.
Detrazioni per figli a carico
Alle ordinarie detrazioni per figli a carico, l’Agenzia delle Entrate ha previsto un supplemento di 400 euro se nel nucleo famigliare è presente un figlio disabile ai sensi della legge 104/1992. Se il figlio ha un’età inferiore ai tre anni, l’ammontare annuo si attesterà sulla cifra di 1.620 euro e di 1.350 euro se superiore.
Agevolazioni per spese sanitarie
Alla detrazione Irpef canonica del 19% sulle spese sanitarie, si sostituisce invece la copertura completa del 100% per le spese mediche generiche, come l’acquisto di medicinali e le spese di assistenza specifica. La detrazione non spetta solo nel caso in cui il disabile sarà a carico del richiedente, ma anche solo se la spesa sarà fatta a suo beneficio.
La detrazione del 19% si applicherà solo per le spese sanitarie specialistiche come operazioni chirurgiche o analisi di laboratorio, per la parte eccedente i 129,11 euro.
Detrazione per gli addetti all’assistenza
A patto di dimostrare la non autosufficienza del disabile e per redditi non superiori ai 40.000 euro, spetterà ai familiari che lo assistono, la misura della detrazione del 19% per una spesa di massimo 2100 euro sul compimento di atti di sostegno. Il vantaggio può essere attribuito anche se il disabile non è a carico, purché si provi con certificato medico la non autosufficienza collegata a patologie.
Agevolazione sull’Iva per l’acquisto di ausili tecnici e informatici
Riveste sempre più importanza, anche per le fasce più anziane e disagiate della popolazione, l’accesso ad ausili informatici oltre che tecnici.
L’Agenzia delle Entrate ha previsto l’aliquota al 4% per gli acquisti relativo all’accompagnamento, deambulazione e sollevamento del disabile.
Non necessariamente carrozzelle, ma anche protesi, apparecchi acustici, di ortopedie, ma anche poltrone o veicoli che possano migliorare la qualità della vita del soggetto affetto da patologia invalidante. L’aliquota ridotta, si applica insieme alla detrazione del 19% di tutti i dispositivi basati su tecnologie informatiche, come strumenti che agevolano la comunicazione a beneficio di invalidi ciechi, sordi o immobilizzati.
Eliminazione delle barriere architettoniche
L’importo massimo per questo tipo di incentivo, che rientra negli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili e quindi di ottenere la relativa detrazione IRPEF del 50%, è di 96.000 euro per spese sostenute fino al 31 Dicembre 2019. Scende al 36% per le spese effettuate a partire dal 1 Gennaio 2020 su una spesa massima di 48.000 euro. Gli interventi di questo tipo comprendono ascensori, montacarichi, ma sempre di natura fissa.
Questo incentivo non potrà cumularsi con la detrazione del 19% per le spese sanitarie e i mezzi necessari al sollevamento del disabile.
Agevolazioni per imposte su successioni e donazioni
Viene prevista, infine, un’esenzione totale delle imposte su successioni a donazioni se il beneficiario è una persona disabile riconosciuta come tale ai sensi della leghe 104/1992, nella misura in cui la somma non super 1,5 milioni di euro, altrimenti si applicheranno solo per la parte eccedente.