Anziani: cosa fa aumentare il rischio di cadere?

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Diventando anziani aumenta il rischio di cadere (dal letto, camminando, facendo una qualunque operazione quotidiana) e, con esso, anche la possibilità di incorrere in danni seri, permanenti o meno, che vanno evitati.

Questo succede perchè la struttura ossea e muscolare degli anziani non risponde agli stimoli con la stessa prontezza di un corpo giovane, ritrovandosi in una condizione di fragilità certamente da tenere in considerazione, perchè anche guarire da una ferita diventa un processo più laborioso, faticoso e lungo da gestire, dovendo armarsi di pazienza, nel migliore dei casi.

Secondo le statistiche, le persone con un’età superiore ai 65 anni hanno oltre il 25% di possibilità di cadere e, se questo accade una volta, la probabilità sale fino a raddoppiarsi.

Cadere, per un anziano, può implicare perdere l’indipendenza, diventare disabile, anche solo temporaneamente, la salute può peggiorare drasticamente e potrebbero rendersi necessarie cure accessorie non preventivate: non bisogna mai dimenticarlo.

Ecco perchè abbiamo pensato di schematizzare, in 6 punti, i cambiamenti che avvengono nel corpo degli anziani che, in genere, fanno aumentare il rischio di caduta.

  1. Diminuzione della forza: la perdita del tono muscolare, nel corpo umano, avviene abbastanza presto, ma a livello impercettibile, se si ha cura di tenersi in forma; si parla, infatti, di un’età che si aggira intorno ai 30 anni. Naturalmente, più l’età aumenta e più il processo avanza.
  2. Senso dell’equilibrio più debole: quando il corpo invecchia, soprattutto se si assumono determinati farmaci con regolarità, il senso dell’equilibrio può venire a mancare o risultarne assottigliato; questo è un grande problema perchè vengono coinvolti senso dell’orientamento, attività motoria e persino posizioni da riposo.
  3. Abbassamento della vista: in effetti, per mantenere un buon equilibrio anche la vista è fondamentale e, quando questa comincia a danneggiarsi a causa dell’avanzare dell’età, partecipa insieme a tutto il resto nella minaccia alla stabilità.
  4. Perdita di flessibilità: caviglie e bacino sono i primi punti deboli degli anziani, in cui non si registra più la flessibilità di un tempo. Questo fattore è molto influente quando si parla di rischio di caduta.
  5. Minor resistenza: l’attività motoria è molto importante, anzi fondamentale, per un anziano, ma il rischio di cadere è sempre dietro l’angolo, poichè, con l’età, diminuisce la resistenza agli sforzi e quindi all’attività fisica, fosse anche solo riguardante una semplice passeggiata.
  6. Cattivo umore e perdita del desiderio di muoversi e camminare: sentirsi soli, impotenti, anche depressi, soprattutto dopo aver perso il partner di una vita, ad esempio, è una condizione molto comune per gli anziani che, però, spesso li catapulta in una dimensione di solitudine e di inattività che influisce negativamente sulla qualità della loro vita e sul rendimento fisico. Questo li porta ad indebolirsi ulteriormente e a diventare più facilmente preda di cadute-killer che possono provocare anche danni molto seri.

In effetti, a parte una serie di contusioni e fratture più o meno importanti, le statistiche parlano anche di ferite alla testa, casi di trauma cranico, addirittura conseguenze fatali. Una contingenza che deve spingere a prendere provvedimenti seri e a cercare di prevenire, quanto più possibile, questa eventualità.

Evitare le cadute: quale suggerimento

Se prevenire al 100% le cadute di una persona anziana è, ovviamente, impossibile, molto, però, si può fare perchè i rischi si abbassino di parecchio.

Innanzitutto è fondamentale organizzare al meglio gli spazi di casa, aumentando la luce disponibile, apportando tutti i cambiamenti funzionali a spostamenti agevoli e sicuri e, ove necessario, istallando anche corrimano e attrezzature specifiche che siano d’aiuto per spostarsi in grandi ambienti o tra un piano e l’altro.

Inoltre, la vista va tenuta sotto controllo e gestita al meglio possibile, agendo anche in maniera preventiva, e vanno stimolate attività che prevedano l’allenamento e l’esercizio fisico.

Infine, nei casi in cui si renda necessario, è importantissimo affidarsi all’utilizzo di bastoni e deambulatori, che possono rivelarsi dei veri e propri salvavita.

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