Abbiamo visto, non solo, quanto sia importante svolgere attività fisica per i disabili, ma quanto aiuti a superare difficoltà fisiche e psicologiche dedicarsi a tutto tondo ad uno sport, fino a renderlo un comandamento di vita, una disciplina per il corpo e per la mente, un importante traguardo di vita (come chi partecipa, ad esempio, alle Paralimpiadi).
Ma l’attività fisica è importante per tutti, anche per gli anziani. Solo che, in questo caso, la lotta contro il senso di “stanchezza” psicofisico può essere addirittura più complicata.
Come fare, quindi, per convincere chi si avvicina alla terza età a praticare un po’ di sana attività motoria per intervenire sui primi dolori alle ossa o alla muscolatura, sugli indolenzimenti e i segnali dell’avanzamento della vecchiaia?
Ovviamente si parla di qualcosa di soft che, quotidianamente, possa influire in positivo sulla vita di queste persone: ecco perchè si parla di ginnastica dolce.
L’idea è quella di seguire un programma personale ad hoc, di allenamento specifico personalizzato: movimenti lenti e graduali studiati per non pesare sulle articolazioni, permettendo, al contempo, di mantenere la muscolatura distesa e di aumentare la resistenza fisica agli sforzi, oltre che aiutando, indirettamente e direttamente, la salute delle ossa.
Sì quindi a:
– Esercizi graduali ripetuti intervallati, abbinati a respirazione e distensione muscolare (stretching);
– Allertarsi ai dolori, e fermarsi quando compaiono, evitando strappi, semplicemente cercando di mantenere, per qualche attimo, la posizione raggiunta;
– Allenamento quotidiano, importantissimo per il cuore e per il respiro.
No quindi a:
– Sforzi eccessivi;
– Passaggi bruschi da una posizione ad un’altra;
– Agitazione e nervosismi derivanti dalla frustrazione di non riuscire a concludere una serie di esercizi o un esercizio in particolare: ognuno deve riconoscere le proprie potenzialità ed i propri limiti e seguire le indoli naturali del proprio corpo!
Solo così l’attività fisica potrà essere vissuta al 100% come un modo per dedicarsi a se stessi e come un premio per la propria salute. Non dimentichiamolo!