Come si usa il contrassegno europeo per i disabili?

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Il contrassegno invalidi europeo è un documento che riconosce gli stessi diritti di circolazione e sosta ai propri titolari, in Europa, anche al di fuori del paese di provenienza.

Ci sono tuttavia delle differenze e delle nozioni da avere sottomano per evitare di commettere errori.

Innanzitutto c’è da sottolineare che, essendo un documento che va esposto in auto, torna utile in tutte le occasioni, da quelle quotidiane a quelle saltuarie, di viaggi più o meno lunghi, spesso facilitati dall’utilizzo del proprio automezzo in caso di disabilità o di problemi motori.

Inoltre può tornare utile sapere che, grazie alla reciprocità che lega UE e SEE (Spazio Economico Europeo) con Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea, il Paese ospitante garantisce al viaggiatore, anche se proveniente da un altro stato, gli stessi diritti di cui gode in patria in tema parcheggio e mobilità. Chi possiede, quindi, il contrassegno europeo può godere tranquillamente dei suoi vantaggi all’interno dello Stato aderente agli accordi internazionali secondo le Raccomandazioni del Consiglio dell’UE 98/376/CE e 2008/205/CE.

Trattandosi di “Raccomandazioni” e non di obblighi, però, rimangono a discrezione degli aderenti, anche se, per gli Stati membri, è praticamente universale il riconoscimento del contrassegno con caratteristiche uniformi, cosa che semplifica, di molto, gli spostamenti dei disabili nei vari territori.

Tuttavia, potendo esserci diversità di Paese in Paese, è utile informarsi preventivamente, o al massimo sul posto, rispetto alle specifiche disposizioni previste.

Contrassegno: vademecum

L’Italia ha adottato il contrassegno europeo nel 2012.

Si tratta di un documento personale, non cedibile, che garantisce importanti agevolazioni di parcheggio e circolazione. La sua durata è di cinque anni (a meno che i proprietari non abbiamo una invalidità temporanea), il colore blu e il simbolo internazionale di accessibilità sovrasta i dati specifici personali e del contrassegno stesso.

In originale, e mai fotocopiato, va esposto sul cruscotto dell’auto o del veicolo in oggetto per usufruire delle agevolazioni che garantisce, ricordando che, però, ogni Comune può regolamentare a suo modo questi vantaggi. In generale, in Italia, comunque, il contrassegno consente il parcheggio negli spazi riservati, soste a tempo indeterminato anche nei parcheggi a tempo determinato e, talvolta, una sosta gratuita in alcuni parcheggi a pagamento (o strisce blu) nel momento in cui gli spazi riservati siano già regolarmente occupati (a causa di molti “imbroglioni” è sempre bene verificare).

Per legge hanno diritto al contrassegno invalidi le persone  “invalide con capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta” e i non vedenti, le cui condizioni di salute siano già state attestate attraverso una visita medica: solo in tal caso si provvederà al rilascio fisico del documento nelle mani del diretto interessato.

Come richiederlo?

La richiesta di questo utilissimo contrassegno va fatta al Sindaco del Comune di residenza, dopo aver ottenuto, dall’ufficio medico legale della propria Asl, la certificazione che attesti la reale invalidità del richiedente.

Torna utile sapere, tuttavia, che anche la Commissione medica di accertamento dell’invalidità o di handicap può fare da garante, per i verbali, per la condizione di disabilità, accorciando notevolmente i tempi ed evitando ulteriori visite mediche volte allo stesso scopo.

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