Inps Home Care Premium: contributi economici mensili per i disabili

Sappiamo già che, grazie alla Legge 104, i disabili che siano stati certificati da un ente valido o da un medico ASL possono accedere a numerose agevolazioni fiscali per l’acquisto, ad esempio, di ausili o altre attrezzature volte a migliorare la loro qualità di vita.

Ma, in questo panorama di aiuti economici, c’è un altro programma di cui vale la pena parlare alle soglie del nuovo anno: si tratta dell’Home Care Premium.

Home Care Premium: contributi economici mensili da parte dell’Inps

Il servizio Home Care Premium è stato pensato per garantire la cura a domicilio di persone non autosufficienti e si rivolge a dipendenti e pensionati pubblici e ai loro familiari, dando la possibilità ai cittadini (maggiori d’età o minori) disabili o in condizione di non autosufficienza di ricevere contributi economici mensili da parte dell’Inps per assumere un assistente familiare o ricevere in casa prestazioni da parte di un operatore qualificato.

Il programma è svolto in collaborazione con l’Inps ed è stato rinnovato per l’arco temporale 2019-2022, consentendo di beneficiare anche di oltre mille euro al mese (fino a 1050 euro) per questo tipo di assistenza e di numerosi servizi e aiuti integrativi. La sperimentazione di questo quadriennio, in particolare, consente ai disabili più gravi di accedere ad un contributo più alto (fino a 1250 euro al mese), graduato in base alle necessità di assistenza, a patto di un ISEE non superiore agli 8mila euro.

La richiesta può essere inoltrata attraverso il sito dell’Inps nella sezione “Prestazioni e servizi/HCP – Assistenza domiciliare per persone non autosufficienti (Home Care Premium)“, come detto, da tutti gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (dipendenti pubblici) ed alla gestione magistrale, inclusi i pensionati.

Le prestazioni offerte sono:

  • un contributo economico mensile per assistenza familiare;
  • servizi domiciliari professionali;
  • servizi domiciliari di supporto (psicologi, fisioterapisti etc);
  • servizi extra-domiciliari (interventi integrativi o di potenziamento presso centri riabilitativi etc);
  • prestazioni di sollievo per il recupero di energie psicofisiche;
  • servizi di accompagnamento, trasporto o trasferimento per particolari necessità dell’assistito;
  • consegna a domicilio dei pasti;
  • fornitura e installazione a domicilio di ausili o strumenti tecnologici di domotica, non finanziati da altre leggi nazionali o regionali vigenti.

I requisiti

Per ottenere il contributo economico, l’assistente familiare deve essere assunto, in qualità di badante, con un contratto di lavoro domestico: in mancanza di regolare assunzione, la procedura Home Care Premium non può essere attivata.

Sono esclusi, quindi, da questo tipo di aiuto fiscale i familiari (tenuti agli alimenti) e il fruitore di permessi Legge 104 o di congedo parentale straordinario retribuito finalizzato all’assistenza del beneficiario.

Inoltre, va chiarito che, ove mai tra badante e assistito vi fossero vincoli di parentela di qualunque grado, l’erogazione del contributo economico è subordinata all’accoglimento della domanda da parte dell’Inps, il cui riconoscimento ha effetto retroattivo.

Naturalmente, nel corso del programma è consentito cessare il contratto con un assistente e cominciarne un altro con uno nuovo, per il periodo residuo del programma, per evitare situazioni di disagio e favorire solo costruttivi rapporti di fiducia tra il disabile e il personale coinvolto.

Un aiuto in più su cui contare per migliorare la qualità di vita dei non autosufficienti anche tra le mura domestiche.