L’invecchiamento tra depressione e perdite: come sostenere l’autonomia dell’anziano?

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L’invecchiamento porta con sé una serie di piccoli e grandi problemi fisici che rendono via via sempre più complicato garantire l’autonomia della persona. Ai disturbi di tipo fisico, inoltre, bisogna aggiungere anche i problemi dal punto di vista psicologico. La depressione senile, ad esempio, è un altro importante ostacolo all’indipendenza di un anziano. Tuttavia, chi assiste le persone nella terza età sa bene quanto sia fondamentale assicurare loro sempre un buon livello di autonomia.

Gli ostacoli posti dalla depressione senile all’autonomia dell’anziano

Con l’aumento della vita media, quello della depressione senile è diventato un problema molto comune. Si calcola infatti che a soffrire di questo disturbo sia ben il 12% della popolazione anziana, ma siccome il più delle volte non viene diagnosticato, è molto probabile che la percentuale sia decisamente più elevata. Alcuni studi parlano anche del 35% di diffusione tra le persone della terza età. Dalle ricerche emerge anche che hanno maggiori probabilità di incorrere in episodi depressivi le donne e coloro che sono ricoverati in ospedali in strutture residenziali. Inoltre, risultano essere maggiormente esposti i soggetti che hanno già sofferto in passato di disturbi dell’umore. Dopo gli 85 anni, il disturbo tende a peggiorare.

I sintomi della depressione senile non si discostano più di tanto da quelli della depressione normale. Tra questi, infatti, si rilevano affaticabilità, stanchezza, irritabilità, astenia, palpitazioni, ma anche stipsi, diarrea, tachipnea, dispnea o dolore toracico. Ma uno degli effetti più gravi della depressione senile consiste proprio nell’incapacità del soggetto colpito di continuare a vivere in modo autonomo la propria vita. Esattamente come un qualsiasi disturbo fisico che non consente la corretta deambulazione, la depressione senile può avere conseguenze molto negative sull’indipendenza del soggetto.

L’importanza dell’assistenza

L’assistenza fornita ad un anziano può rappresentare un vero e proprio toccasana per la sua salute. Non si parla qui solo dell’assistenza dei familiari, ma anche quella di badanti e assistenti domiciliari. Attraverso un sostegno efficace e costante è possibile aumentare il livello di benessere della persona. In questo modo, infatti, si garantisce al soggetto la possibilità di continuare a vivere i propri spazi e a non rinunciare alle sue abitudini quotidiane. Allo stesso tempo, si riduce al minimo il rischio di incorrere in ulteriori incidenti.

Perché è importante garantire l’autonomia della persona anziana

Il sostegno e l’assistenza alla persona anziana è quindi fondamentale, ma al tempo stesso, come abbiamo già accennato all’inizio, è altrettanto importante garantire al soggetto un buon livello di indipendenza. Un eccessivo controllo di familiari, badanti o altre figure di assistenza, rischia infatti di provocare anche alcuni effetti negativi. L’anziano potrebbe sentirsi incapace di avere il controllo sulla propria vita e questo potrebbe portare ad un peggioramento della sua stabilità emotiva. Viceversa, assicurare anche un minimo di autonomia permette all’anziano di sentirsi utile e attivo, migliorando il suo quadro generale di benessere. Inoltre, così facendo, il soggetto è più propenso a curarsi e a non lasciarsi andare. Spesso, infatti, uno dei sintomi della depressione senile è rappresentato proprio dalla volontà della persona colpita di non assumere più farmaci e ad interrompere qualsiasi altra terapia, con conseguenze chiaramente negative per la sua salute. Ma un controllo efficace di sé e una maggiore indipendenza ha effetti positivi anche sotto questo punto di vista. Inoltre, una persona anziana autonoma è più reattiva di fronte agli eventi stressanti e ai cambiamenti, che spesso possono essere la causa alla base di episodi depressivi.

Come sostenere l’autonomia negli anziani

Garantire l’autoefficacia alle persone anziani è quindi estremamente importante per la loro stabilità mentale. Ma quali sono i metodi per sostenere in modo efficace tale indipendenza? Innanzitutto, non bisogna avere il timore di lasciare i propri spazi agli anziani. Anche quando potrebbe risultare non molto agevole compiere una determinata azione, è comunque meglio lasciar fare al soggetto. Al tempo stesso, non deve mancare però il sostegno e la capacità di ispirare fiducia: l’anziano infatti va incoraggiato e supportato nell’azione. Vanno evitati quindi alcuni comportamenti controproducenti, come ad esempio il sottolineare una determinata mancanza o un disturbo fisico. Vanno altresì evitati i paragoni con altre persone. Pertanto, è fondamentale creare un ambiente favorevole, capace cioè di valorizzare al massimo la persona.