Miss Weelchair Italia: il concorso di bellezza in carrozzina

È tutto campano il primo concorso nazionale di bellezza organizzato per donne in carrozzina: si chiama Miss Weelchair Italia e ha a capo due organizzatrici decisamente caparbie.

La prima edizione si è tenuta alla fine del 2018 ed è stata un successo per tutti: partecipanti, critica e pubblico.

Il concorso

L’idea di far sfilare delle ragazze in carrozzina è stata di Francesca e Ornella Auriemma, due sorelle colpite da distrofia muscolare, aiutate da Ettore Dimitroff, presentatore televisivo di una rete locale: l’obiettivo è stato quello di celebrare il coraggio e la bellezza delle donne in gara, senza fare distinzioni ad alcun livello; si parla tanto di abbattimento di barriere architettoniche, ma le prime a dover essere buttate giù sono quelle mentali, ha riferito una delle organizzatrici. “Quello che vogliamo dimostrare è che una donna disabile può avere una vita esattamente come una normodotata” – ha continuato.

L’idea

Tutto è nato nel momento in cui Francesca, la sorella minore, si è resa conto di dover affrontare le stesse difficoltà che aveva visto insorgere nella vita di Ornella, già in carrozzina quando lei era solo una bambina vivace e incredula dinanzi al suo destino, nonostante fosse già stata preparata a questa evenienza dai genitori. Quando le gambe hanno cominciato a cedere, quando quella strana stanchezza costante aveva cominciato a farsi sentire, aveva solo 15 anni: il momento di sedersi in carrozzina è stato molto duro da affrontare e qualcosa di davvero faticoso da accettare, nonostante lo scenario fosse, purtroppo, chiaro sin da quando era piccolissima.

Questa evoluzione degli eventi, però, non è stata un freno per le due sorelle né tanto meno una palla da prendere al balzo per chiudersi in se stesse e nel loro dolore, anzi. Tutto si è trasformato in un input positivo, un nuovo punto di partenza per qualcosa di mai provato e di mai accaduto: perché è proprio da lì che, nel 2018, è nato il concorso di bellezza Miss Weelchair Italia.

Un evento che ha fatto parlare di sé e che ha avuto un enorme impatto mediatico ma, soprattutto, che ha dato voce a ragazze, donne e madri non solo bellissime, ma con coraggio da vendere, pronte a diventare un esempio positivo, un’ispirazione per chi vive la loro stessa condizione.