Access City Award: le 9 città europee più accessibili dal 2011

È dal 2011, ormai, che la Commissione Europea si occupa di premiare le città più accessibili attraverso l’Access City Award.

Una iniziativa importante non solo dal punto di vista pratico, visto che si parla di centinaia di migliaia di euro – intesi come incentivi – da ripartire tra i 3 primi classificati, ma che promuove anche una sempre maggiore consapevolezza sul tema e una grande attenzione che val la pena mantenere accesa.

Mentre questo Agosto è già stato diffuso il bando per le candidature relative al 2020, a Marzo ci sono state le premiazioni per il 2019 che hanno visto Breda (Paesi Bassi) come vincitrice, seguita da Évreux (Francia) e Gdynia (Polonia); menzioni speciali per Kaposvár (Ungheria) e Vigo (Spagna) e premio speciale per l’Eredità storica a Viborg (Danimarca) e Monteverde (Italia).

Ma come sono andate le cose, invece, negli anni precedenti?

Access City Award dal 2011 al 2018

Sino ad oggi, sono state circa cinquanta le città europee premiate per l’impegno nelle politiche per l’accessibilità, andando ad esaminare pratiche, progettazioni, iniziative e rivoluzioni dell’urbanistica finalizzate ad una maggiore inclusione per anziani e disabili.

La prima edizione del 2011 ha visto vincitrice Ávila (Spagna), con finaliste Barcellona (Spagna), Colonia (Germania) e Turku (Finlandia). Neanche una menzione per l’Italia, insomma, che sarebbe arrivata tra le nazioni meritevoli soltanto parecchio tempo dopo.

Nel 2012, infatti, vincitrice fu Salisburgo (Austria), con finaliste Cracovia (Polonia), Marburgo (Germania) e Santander (Spagna) e menzioni speciali per Terrassa (Spagna), Lubiana (Slovenia), Olomouc (Repubblica Ceca) e Grenoble (Francia).

Nel 2013 il podio fu calcato da Berlino (Germania), seguita da Nantes (Francia) e Stoccolma (Svezia); le menzioni speciali furono per Pamplona (Spagna), Gdynia (Polonia), Bilbao (Spagna) e Tallaght (Irlanda).

Arriviamo al 2014, dove la vincitrice fu Göteborg (Svezia), accompagnata sul podio da Grenoble (Francia) e Poznań (Polonia); menzioni speciali per Belfast (Gran Bretagna), Dresda (Germania), Burgos (Spagna) e Málaga (Spagna).

Nel 2015, purtroppo, ancora niente città nostrane: vincitrice fu Borås (Svezia), con finaliste Helsinki (Finlandia) e Lubiana (Slovenia) e menzioni speciali per Logroño (Spagna), Budapest (Ungheria), Arona (Spagna) e Città di Lussemburgo (Lussemburgo).

La sorpresa, per noi italiani, è arrivata nel 2016, quando fu Milano ad essere decretata come vincitrice. Sul podio, insieme a lei, c’erano Wiesbaden (Germania) e Tolosa (Francia), quest’ultima anche meritevole di una menzione speciale insieme a Vaasa (Finlandia) e Kaposvár (Ungheria).

Nel 2017 ancora un cambio di nazionalità per la città vincitrice che fu Chester (Gran Bretagna), seguita a ruota da Rotterdam (Olanda) e Jūrmala (Lettonia); le menzioni speciali furono per Lugo (Spagna), Skellefteå (Svezia), la nostra Alessandria Funchal (Portogallo).

Infine, nel 2018, il podio fu conquistato, nell’ordine, da Lione (Francia), Lubiana (Slovenia) e Lussemurgo (Lussemurgo), con menzioni speciali per Viborg (Danimarca).

 

Non ci resta che attendere i premi del 2020!