Pensione anticipata per chi assiste un malato

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E’ stato decretato il 1° Maggio, non un giorno a caso, quindi, come data di cambiamento del sistema pensionistico attuale.

Dalla prossima festa dei lavoratori in poi, al raggiungimento dei 63 anni d’età, tutti, inclusi i lavoratori autonomi, potranno richiedere la pensione anticipata, attraverso il prestito pensionistico.

Ma come funziona?
In sostanza, si potrà andare in pensione fino a 3 anni e 7 mesi prima della data prevista dal pensionamento per vecchiaia, restituendo questo prestito, in maniera rateale, allo Stato, con l’addebito di assicurazioni e interessi. La procedura è stata contratta nell’acronimo APE.

APE Social

Ci sono casi in cui, però queste rate non devono essere pagate perchè sarà lo Stato a farsene carico.

Si parla, in questo caso, di APE Agevolato; vediamo quali sono i requisiti per ottenerlo.

La condizione in cui rientrare è quella di essere accudente di un familiare disabile entro il primo grado di parentela (figli, genitori o coniuge), avendo, però, già maturato 30 anni di contributi. In questo caso l’unico storno che potrebbe avvenire sull’assegno pensionistico riguarderebbe soltanto chi supererebbe i 1500 euro mensili, applicando una penalità sull’eccedenza non garantita dallo Stato, crescente in base all’entità dell’anticipo richiesto.

Altra eccezione riguarda chi assiste un familiare con grave disabilità, avendo almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età: in questo caso si potrà accedere alla pensione anticipata in una piena condizione di favore, indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalizzazione, con ben 41 anni di contributi.

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