Parlare di tecnologia in senso generale porta, necessariamente, ad esplorare entrambe le facce di una medaglia molto complessa da analizzare; è indubbio però che, nel campo della disabilità, poter godere dei progressi in questo senso ha portato, e porterà ancora, in futuro, enormi vantaggi, anche nella semplice gestione del quotidiano e non solo in occasioni “particolari”.
Ecco quindi che può tornare utile informarsi su alcuni accessori esistenti per chi si muove in carrozzina, tentando di aiutarsi nel compiere la scelta giusta, caso per caso, senza perdersi nell’infinità delle proposte attualmente disponibili e, soprattutto, senza spendere soldi nella maniera sbagliata.
Abbiamo già esplorato, ad esempio, le differenze sostanziali tra i montascale a cingoli e a poltroncina; oggi, invece, possiamo esplorare quali sono gli ausili per la mobilità in carrozzina, offrendo un consulto utile sia ai disabili in grado di muoversi in maniera autosufficiente sia a coloro che provvedono ad aiutarli a spostarsi con le proprie mani.
E’ da tenere presente, infatti, che un disabile non autosufficiente prima o poi si ritroverà genitori anziani non più in grado di spostarli ed aiutarli come nei primi (anche lunghi) anni di vita: può diventare quindi necessario cercare un escamotage che renda questa mansione un po’ meno faticosa.
Una prima realtà, in questo senso, è rappresentata da particolari motori che si applicano alle ruote della carrozzina (o una sorta di manubrio di motorino); tutto questo rende molto più pratici gli spostamenti, anche in occasioni magari pubbliche dove c’è bisogno di coprire distanze più lunghe o percorsi più articolati, in un breve tempo per non intralciare troppo il passaggio comune a tutti.
Questo tipo di dispositivi, chiamati propulsori a spinta, se dimostrata la necessità, possono anche essere ottenuti tramite il servizio sanitario.
Ci sono poi le speciali carrozzine elettriche, che permettono spostamenti agevoli e veloci, ma, come nel caso appena trattato dei propulsori, sono previste soltanto per disabili autosufficienti in grado di spostarsi da soli ed in totale libertà.
Per chi, invece, necessita di una mano per spostarsi in carrozzina ci sono quelle dotate di comando posteriore: si tratta di particolari carrozzine elettroniche con un joystick posizionato sullo schienale, apposta per essere utilizzato da un accompagnatore. Questa si rivela la soluzione ideale per percorrere lunghe distanze e salite grazie a dei motori elettrici che alleggeriranno lo sforzo umano. Esistono anche in comodi modelli smontabili, facili da trasportare, per chi viaggia o ha intenzione di viaggiare spesso.
La prescrizione può essere fatta presentando regolare domanda all‘Ufficio Ausili della Asl di zona, precisando, durante l’obbligatoria visita fisiatrica, quali siano le proprie esigenze e i problemi che si verificano, nel quotidiano, durante gli spostamenti. D’altro canto, fosse anche soltanto una richiesta legata ad eventi di “piacere”, va comunque inoltrata ed accolta dal personale competente poichè la libertà di poter scegliere dove portare un proprio caro disabile è il punto primo che consente di superare le barriere create dal disagio fisico.
Esistono, insomma, caso per caso, soluzioni ad hoc che consentono ai disabili di vivere una vita sempre più piena e più libera, potendo anche gioire nell’espletamento delle proprie passioni, come lo sport o l’arte in generale.