Il progetto “Vita Indipendente” promosso nelle Marche

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Nel nostro Paese c’è un comitato, esattamente nella regione Marche, che si sta occupando di disabilità ad un livello, forse, molto diverso dagli altri, promuovendo il diritto alla scelta e alla autodeterminazione che molti disabili non hanno o sentono di non avere.

Il tutto è nato in California, negli anni 60, come si legge nella descrizione offerta sulla Pagina Facebook ufficiale del comitato, tramite l’impegno di due studenti disabili che si sentivano soffocare in una dimensione quasi “ospedaliera” offerta loro dall’Università.

È stato creato, così, il primo Centro Vita Indipendente, completamente autogestito, con l’obiettivo di offrire informazioni e servizi ad altre persone con disabilità, con il motto “Niente su di noi senza di noi“.

Da lì il progetto si espanse: nacquero molte realtà affiliate, con l’obiettivo di vivere e gestire la propria vita in piena autonomia, prendendo decisioni, formando i propri assistenti (Assistenza Personale Autogestita) in modo autonomo, proprio sulla base delle proprie specifiche condizioni e disabilità.

Il comunicato, poi, prosegue facendo luce su quella che è la realtà attuale marchigiana: “Nelle Marche è stata attivata una sperimentazione di Vita Indipendente nel quadriennio 2008/2012. La Regione ed i Comuni hanno erogato un contributo a 40 persone con grave disabilità motoria e con capacità di autodeterminazione, le quali hanno assunto direttamente degli assistenti personali per aiutarli a svolgere gli atti quotidiani della vita.
Per dare continuità a questo intervento, consolidarlo ed estenderlo ad altre persone, nel 2011 si è costituito il “Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità”, ad opera di alcuni soggetti fruitori della sperimentazione. Il Comitato, attraverso un Direttivo composto da 7 membri eletti democraticamente da tutti i componenti, lotta per il rispetto dei diritti delle persone disabili ed ha collaborato con la Regione per le nuove progettazioni della Vita Indipendente. Nel 2012, grazie all’impegno della Regione Marche, l’intervento è stato consolidato: è stato infatti raddoppiato il fondo disponibile, consentendo di dare continuità ai progetti esistenti e di attivarne di nuovi per il triennio 2012/2015.
Con una Delibera di Giunta del 28 aprile scorso, il servizio è stato ulteriormente prorogato, per i 75 utenti che attualmente ne usufruiscono, fino alla fine dell’anno. Il Comitato vuole far comprendere l’importanza della Vita Indipendente ed il risparmio che essa comporta rispetto ad altre modalità di assistenza (metà del costo del Servizio Assistenza Domiciliare, e un terzo se confrontato al ricovero in istituto), e promuove l’approvazione di una Legge Regionale che renda il servizio stabile e duraturo, e lo allarghi ad un numero maggiore di utenti“.

Per questo Settembre 2017 sono stati previsti 5 nuovi incontri, alla presenza anche di amministratori locali e dalla provincia, dislocati in modo da coinvolgere tutte le province marchigiane.

I 71 disabili fino ad ora coinvolti nel progetto, infatti, sono rimasti molto soddisfatti e la richiesta è quella di uno stanziamento di nuovi fondi che rendano possibile un ampliamento dello stesso, magari articolando e prevedendo anche una legge ad hoc che regolamenti, finalmente, il tutto. In questo modo, quella di “Vita Indipendente”, sarebbe a tutti gli effetti una pratica consolidata all’interno delle prassi di gestione e assistenza dei disabili.

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