L’Access City Award (“Premio europeo per le città accessibili”) è un utile strumento di valutazione, istituito dalla Commissione Europea nel 2010, per “studiare” le città che, nel tempo, si sono distinte per accorgimenti e attenzioni rivolte, appunto, all’accessibilità in tema disabili.
Quest’anno è stata proprio una città italiana, Milano, ad arrivare in finale, agguantando il primo posto sia per quanto già conseguito sino ad oggi sia per i progetti futuri.
Già nel 2011 la città aveva adottato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità, ed è proprio da qui che è partito l’impegno per concentrarsi sulla questione in senso pratico, intervenendo su questioni fisiche e quotidiane.
Dal 2014, inoltre, ha cominciato a lavorare sui trasporti e, ad oggi, tutte le linee degli autobus di Milano (non poche, 115) sono aggiornate alla disabilità.
Dal 2014 al 2015, poi, la nostra capitale commerciale ha avviato il Tavolo per la Disabilità permanente insieme alla Task Force per l’accessibilità a Expo 2015 e al sito expofacile, online in italiano e inglese, che raccoglie, cataloga e fornisce info utili su alberghi, percorsi, ristoranti, musei e monumenti accessibili per turisti disabili.
Naturalmente questa presa di posizione, coadiuvata da una serie di iniziative, ha previsto dei costi e degli investimenti molto importanti.
Sono stati stanziati, infatti, 25 milioni di euro per rendere accessibili ai disabili spazi già esistenti, altrettanti milioni per portare a conclusione alcuni progetti già avviati, 43 milioni per servizi e contributi destinati a disabili e 650.000 euro per rendere accessibili tutti i taxi della città entro quest’anno.
E’ stato proprio tutto questo lavoro e questo impegno a premiare Milano per mano della Commissione Europea.
L’Italia, da oggi, ha un riconoscimento in più, non solo culturale ma anche morale.